Cos’è la devitalizzazione del dente? - Sorrisodeciso: il filo diretto col tuo dentista
Studio dentistico e trattamenti
21 Agosto 2020

Cos’è la devitalizzazione del dente?

 

Una delle procedure che il tuo dentista esegue nello studio è la “devitalizzazione” del dente. Questo termine potrebbe suonarti come una parolaccia, o qualcosa di davvero complicato e altisonante.

In questo articolo ti spiego in modo semplice come e perchè viene eseguita una devitalizzazione.

 

La devitalizzazione, il cui nome corretto è cura canalare o trattamento endodontico, è un intervento necessario quando la polpa dentale è infiammata o infetta. La polpa è il tessuto contenuto all’interno del dente ed è composto da vasi sanguigni, nervi e altri tipi di cellule. Potremmo definirlo un po’ il cuore pulsante del dente, ben riparato da smalto e dentina, che si snoda nelle radici del dente e nella cosiddetta camera pulpare.

 

Perché la polpa si infiamma o si infetta?

I motivi per cui è necessario eseguire una cura canalare sono diversi: dalla frattura, a un indebolimento del dente causato da molti lavori eseguiti, fino a un trauma che causa un danno interno al dente. Ma la causa più frequente di un danno pulpare è la carie profonda. Come puoi leggere nell’articolo del dr. Manfrini (ecco il link), la carie è una patologia che causa la distruzione dei tessuti del dente.

Quando non si interviene in tempi brevi, questa distruzione può coinvolgere anche gli strati più profondi del dente; i batteri raggiungono la polpa e causano un’infezione irreversibile. A questo punto, l’odontoiatra non può riparare il dente con una semplice otturazione, ma procede a rimuovere questo tessuto infetto sia dall’interno del dente che dalle radici. Nel linguaggio comune, spesso si parla di rimozione del nervo dentale.

Molte volte la carie può attaccare un dente già devitalizzato o otturato: per questo è importante che tu ti sopponga a dei controlli periodici con il tuo odontoiatra di fiducia.

 

Le fasi del trattamento endodontico spiegate semplici

Una volta che il dentista decide di effettuare una cura canalare, segue delle procedure definite:

Innanzitutto somministra l’anestesia locale per evitare che il paziente senta fastidio o dolore. Dopo aver posizionato la diga di gomma, cioè un foglietto di lattice che circonda il dente e lo isola dal resto della bocca, l’odontoiatra rimuove i tessuti infetti dal dente e dai canali nelle radici dei denti (spesso si aiuta con una radiografia per capire se ha raggiunto tutta la lunghezza radicolare).

Dopo aver rimosso i batteri e il materiale infetto dai canali, che sono detersi e ben sagomati, il dentista procede a otturarli, cioè sigillarli e riempirli. Per farlo, utilizza un materiale modellabile e del cemento. Successivamente ricostruisce la corona, cioè la parte esterna del dente. In alcuni casi, quando la struttura dentale è molto debole, potrebbe consigliare di effettuare una corona artificiale, che agisce come una sorta di corazza per il dente trattato.

 

Ricorda che la carie spesso si presenta senza scatenare dei sintomi importanti: molte volte potresti non sentire dolore o fastidio nonostante il dente sia cariato. E questo, anche se potrebbe sembrare un vantaggio, può portarti a sottovalutare il problema. Per evitare che la carie si diffonda negli strati profondi del dente, non aspettare di avere dolore! Sottoponiti a dei controlli regolari e cerca di prevenire l’insorgenza della carie curando al meglio la tua igiene orale. Cliccando su questo link puoi visualizzare i migliori prodotti ideali per la prevenzione della carie, selezionati per te da Team di SorrisoDeciso.

 

Dr.ssa Magda Baczak

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