Denti del giudizio: cosa sono e quando è necessario rimuoverli

I denti del giudizio sono gli ultimi molari, posizionati più posteriormente rispetto agli altri elementi dentali. Sono anche detti terzi molari, proprio perché arrivano in successione dopo i primi e i secondi molari. In tutto sono quattro, due denti del giudizio superiori (mascellari) e due denti del giudizio inferiori (mandibolari). Quando non riescono a spuntare completamente, si parla di denti inclusi o impattati.

Quando spuntano i denti del giudizio?

Ognuno è diverso e anche i tempi di eruzione possono variare. In linea generale, però, i terzi molari spuntano nel periodo che va dai 17 ai 25 anni. Certo, ci sono anche dei casi particolari in cui possono spuntare anche molti anni dopo. E altri casi (più rari) in cui questi elementi dentali mancano proprio perché non si sono mai formati. Quindi, non è possibile rispondere alla domanda “Quanto ci mette ad uscire il dente del giudizio?”. 

Perché spuntano i cosiddetti terzi molari?

Questi denti erano davvero utili per i nostri antenati. Infatti, la dentizione era un vero proprio strumento, se non addirittura un’arma, nell’antichità. Avere un molare un più significava avere più superficie masticatoria, che tornava utile per cacciare, predare e masticare gli alimenti (che tra l’altro non erano cotti, e quindi molto più duri da sminuzzare).

Inutile dire che oggi la storia è cambiata, e non solo. Anche la conformazione delle ossa è variata nei millenni: la mandibola e la mascella sono più corte e c’è meno spazio. I denti del giudizio, quindi, hanno molto meno spazio per uscire. E inoltre, per l’uomo moderno, forse non sono più nemmeno così utili. Non è un caso che questi siano gli unici elementi che si formano totalmente dopo la nascita e che in sempre più persone, non si formino proprio più (fortunati…ed evoluti 😉).

Quando devono essere estratti i denti del giudizio?

Non sempre l’estrazione dei denti del giudizio è giustificata. Ma quando è meglio toglierli? La risposta è: dipende! Ogni caso è a sé stante.

Il dentista farà una visita obiettiva della tua situazione e delle radiografie per valutare il tuo caso specifico. In linea di massima, però, ci sono delle situazioni in cui è indicata l’estrazione, tra cui:

• Pericoronite ricorrente
• Ascessi
• Infezioni all’osso
• Presenza di cisti o tumori
• Carie o pulpiti che non si possono curare
• Frattura del dente o riassorbimento interno/esterno
• Pericolo che il dente che lo precede si rovini (sia a causa della carie o anche a livello di osso)

I sintomi dell’eruzione dei denti del giudizio

Quando spuntano i molari, , che si parli di dente del giudizio dell’arcata inferiore o di dente del giudizio dell’arcata superiore, potresti non avere sintomi perché magari hanno abbastanza spazio per uscire. Tuttavia, soprattutto quando non riescono ad erompere, i denti del giudizio sono accompagnati da sintomi poco simpatici, come per esempio:

• Dolore (che può irradiarsi anche alla testa o all’orecchio)
• Gonfiore e rossore della gengiva
• Presenza di alitosi dovuta all’accumulo di batteri
• Gonfiore e dolore alla guancia e ai linfonodi
• Difficoltà ad aprire la bocca e a masticare
• Febbre

Pericoronite del dente del giudizio

Una delle complicanze più frequenti dell’eruzione del dente del giudizio è la pericoronite. Si tratta di un’infiammazione che colpisce la gengiva intorno a un dente che sta spuntando o che è in parte spuntato. È molto frequente quando erompono i terzi molari, soprattutto quelli mandibolari.

I sintomi della pericoronite possono davvero rovinarti le giornate: irritazione della gengiva, gonfiore, presenza di pus rendono difficili anche le azioni quotidiana.

Se hai uno o più di questi sintomi, è meglio contattare il dentista. Infatti, una pericoronite non trattata potrebbe portare a una diffusione dell’infezione. Negli stadi più avanzati, infatti, la pericoronite può dare ingrossamento dei linfonodi, febbre, difficoltà ad aprire la bocca e a deglutire. Potresti notare anche la faccia più gonfia e asimmetrica e nei casi più gravi anche un cambio della voce e difficoltà a respirare.

Estrazione precoce dei denti del giudizio

Dato i problemi che possono causare, non vale la pena toglierli prima che facciano male? Ad oggi gli esperti non sono d’accordo sull’estrazione precoce dei denti del giudizio, cioè di quelli che non danno problemi.

Secondo un recente studio, la cosa migliore da fare sarebbe di tenere sotto controllo i denti del giudizio asintomatici. In ogni caso, il dentista può discutere con il paziente la decisione sul togliere o meno questi elementi dentali valutando il caso specifico e l’esperienza clinica (almeno finché le autorità scientifiche non daranno un responso chiaro e unanime).

Insomma, se stai affrontando l’eruzione dei denti del giudizio, non farti prendere dal panico. Innanzitutto, ricorda che anche in questo caso l’igiene orale domiciliare è fondamentale. L’accumulo di placca infatti può peggiorare i sintomi. Ecco perché puoi usare, su indicazione dell’igienista dentale o del dentista, uno spazzolino monociuffo per raggiungere il dente del giudizio, un collutorio o dei gel antibatterici.

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Dr. Giovanni Manfrini