Pratichi nuoto? Attenzione all'erosione dentale
Domande e curiosità
29 Giugno 2021

Pratichi nuoto? Attenzione all’erosione dentale

Tempo di lettura: 1min 80sec

Il nuoto offre degli indubbi benefici a livello fisico e mentale; tuttavia molti studi scientifici hanno dimostrato che il cloro nelle piscine può avere degli effetti negativi sulla salute orale dei nuotatori. Chi pratica nuoto, soprattutto a livelli agonistici, rischia di andare incontro all’erosione dentale.

Cosa significa effetti negativi?

I problemi che possono affliggere chi pratica nuoto sono principalmente 3:

  • L’erosione dello smalto dentale
  • L’aumento di tartaro
  • La comparsa di macchie sui denti

Tutti questi effetti sono dati dall’esposizione prolungata all’acqua clorata della piscina.

L’acqua trattata chimicamente infatti contiene delle sostanze che possono aumentare la formazione del tartaro e di conseguenza il rischio di problemi gengivali. Anche per quanto riguarda le macchie sui denti, queste si presentano soprattutto negli atleti che si allenano almeno 6 ore alla settimana.

Se il tartaro e le macchie sui denti possono essere rimossi durante la seduta di igiene professionale, l’erosione dentale in chi pratica nuoto rappresenta una minaccia più insidiosa.

L’esposizione al cloro e l’erosione dentale

Il pH misura l’acidità o la basicità di una soluzione. Anche nella bocca è presente un certo grado di acidità, che aumenta ogni volta che si assumono alimenti oppure ci si espone a un agente acido. È il caso dell’acqua della piscina, che contiene cloro come sostanza disinfettante. Lo smalto dei denti va incontro all’erosione acida quando il pH nel cavo orale scende sotto 5,5.

Lo smalto che subisce l’erosione si assottiglia e diventa più debole: questo comporta un aumento della sensibilità dentale a contatto con il caldo e il freddo, ma anche un maggiore rischio di carie. Quando l’erosione è avanzata, intervenire per riparare i denti diventa molto complicato. Per questo motivo la prevenzione assume un ruolo importantissimo.

Benché le Linee Guida dell’Oms stabiliscano che l’acqua di una piscina deve avere un pH tra 7,2 e 7,8, in alcuni casi il controllo di questo valore non è costante e garantito. Per questo motivo chi pratica nuoto, soprattutto a livelli agonistici con molte ore di allenamento in acqua, potrebbe essere esposto a un ambiente acido a lungo.

Se pratichi nuoto, è importante sottoporti a dei controlli di routine dal tuo dentista di fiducia. In questo modo potrai sapere se il tuo smalto ha subito dei danni o se è tutto a posto. Per prevenire invece i danni dall’esposizione a sostanze acide, sullo shop puoi trovare una sezione dedicata all’erosione e all’abrasione, con dei prodotti che ti aiutano a contrastare l’acidità e a rinforzare lo smalto.

Dr.ssa Alice Filippi

iscriviti alla nostra
newsletter