Estrazione del dente del giudizio: cause, costo e trattamenti
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L’estrazione del dente del giudizio è una delle procedure chirurgiche più comuni che avvengono nello studio dentistico. Questi denti, anche detti “ottavi” o “terzi molari”, sono rinomati soprattutto perché spesso li associ a dolore e complicanze dovuti alla loro comparsa. I denti del giudizio erompono durante l’età adulta e in alcuni casi è necessario toglierli. Se ti stai facendo mille domande su cosa comporti l’arrivo dei denti del giudizio, il dolore e come funziona l’estrazione, sei nel posto giusto.
Fa male togliere il dente del giudizio?
Prima domanda che sorge spontanea: togliere gli ottavi fa male? L’operazione in sé non è dolorosa perché il dentista amministra l’anestesia locale nella zona dell’intervento. Il dolore può precedere l’estrazione, perché il dente è incluso, non riesce a uscire del tutto e porta con sé diversi sintomi anche molto dolorosi.
Quando estrarre i denti del giudizio
L’estrazione dei denti del giudizio è indicata quando questi causano dei problemi, che spesso sono ricorrenti. Se gli ottavi hanno abbastanza spazio per uscire, potresti anche non accorgerti del loro arrivo. Tuttavia in altri casi la loro comparsa è accompagnata da dolore, infiammazione della gengiva, difficoltà ad aprire la bocca e gonfiore. In linea di massima, quindi, ci sono delle situazioni in cui è indicata l’estrazione, tra cui:
- Pericoronite ricorrente
- Ascessi
- Infezioni all’osso
- Presenza di cisti o tumori
- Carie o pulpiti che non si possono curare
- Frattura del dente o riassorbimento interno/esterno
- Pericolo che il dente che lo precede si rovini (sia a causa della carie o anche a livello di osso)
Come vengono estratti i denti del giudizio?
Innanzitutto, il dentista effettua una visita accurata, con il supporto di radiografie in base al bisogno. Le caratteristiche del dente da togliere, della tua bocca e della tua situazione poi lo guidano a programmare l’estrazione nel modo più adatto. Un dente del giudizio già erotto può essere tolto con un’estrazione semplice. Nel caso in cui invece sia impattato e incluso, sarà necessaria un’estrazione chirurgica.
In tal caso, dopo aver somministrato l’anestesia locale (e altri farmaci al bisogno), il dentista crea un’apertura nella gengiva. Il tutto deve avvenire in un campo sterile e pulito, proprio perché si tratta sempre di un intervento chirurgico. In base alla pianificazione, poi, l’odontoiatra procede fresando l’osso o il dente per facilitarne l’avulsione. Una volta tolto il dente, il dentista potrà mettere dei punti di sutura.
Cosa fare dopo l’estrazione dei denti del giudizio
Dopo l’estrazione del dente del giudizio è molto comune sentire dolore. Inoltre, la gengiva è infiammata a causa dell’intervento e può anche gonfiarsi. Per questo motivo, il dentista prescrive dei farmaci antinfiammatori e consiglia l’applicazione di ghiaccio sulla guancia, in corrispondenza della zona dell’estrazione. Per le prime 12 ore, devi seguire una dieta morbida ed evitare cibi troppo caldi, astenerti dal fumare per almeno 48 ore e seguire le istruzioni di igiene orale fornite dal tuo dentista. A tal proposito, potrebbe consigliarti di fare degli sciacqui con un collutorio con clorexidina e usare uno spazzolino post chirurgico nella zona dell’intervento, solitamente a partire da un giorno dopo l’estrazione per non disturbare la guarigione dei tessuti.
Cause che portano alla estrazione dei denti del giudizio
Quando erompono i denti del giudizio, l’ideale è fare una visita con il tuo dentista. Dopo un controllo e degli esami radiografici, può consigliarti se procedere con l’estrazione oppure no. Ecco alcuni casi in cui il tuo dentista può consigliarti di toglierli.
Denti del giudizio parzialmente erotti e inclinati
I terzi molari possono essere non erotti, parzialmente erotti oppure completamente erotti. Quando un dente del giudizio non riesce ad uscire completamente, perché è in una posizione anomala oppure è impattato e bloccato nella sua corsa, potrebbe dare fastidio (ma non è sempre detto). Certo, più è storto e semi sommerso dalla gengiva, più potresti andare incontro a infezioni e dolore.
Spesso la corona del dente che sbuca dalla gengiva può essere inclinata, anche molto. È molto difficile pulire questa zona, tanto che anche il molare che lo precede rischia di cariarsi o di perdere supporto osseo a causa dell’accumulo di placca.
Denti del giudizio con problemi parodontali
Spesso l’accumulo di placca intorno al dente del giudizio provoca una distruzione dell’osso e degli altri tessuti di sostegno che lo circondano. Ecco che quindi possono presentarsi delle tasche parodontali e addirittura nelle fasi più avanzati il dente può essere molto mobile. Non solo: questo problema può diffondersi anche al molare che precede quello del giudizio.
Denti del giudizio con carie
Gli ottavi, come spesso vengono chiamati i denti del giudizio, possono andare incontro alla carie. Infatti, la loro posizione sfavorevole li rende difficili da pulire in modo corretto. I batteri, di conseguenza, possono dare origine a demineralizzazioni e carie. La decisione di trattare o meno il dente dipende da come è posizionato il dente: il dentista valuterà se vale la pena o meno fare un’otturazione oppure se è meglio toglierlo.
Denti del giudizio con ascessi
Se il dente del giudizio è cariato e non si interviene, la situazione può degenerare. Infatti, il dente può andare incontro a una pulpite, alla necrosi e alla formazione di un ascesso. In questo caso il dolore può essere molto intenso, la guancia e il lato del viso dove si presenta possono gonfiarsi molto ed è necessario intervenire in modo urgente.
Quanto costa estrarre un dente del giudizio?
Il costo dell’estrazione del dente del giudizio dipende da vari fattori, come la posizione del dente, la difficoltà che comporta raggiungerlo e rimuoverlo, la durata dell’estrazione. Per avere un’idea chiara, l’ideale è parlare con il tuo dentista che potrà elaborare un preventivo specifico per il tuo caso.
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Dr. Magda Baczak