La sindrome di down: come proteggere la salute delle gengive?
Salute generale e salute della bocca
2 Ottobre 2021

La sindrome di down: come proteggere la salute delle gengive?

Tempo di lettura: 2min 5sec

La prevenzione delle malattie orali è importante per tutti gli individui. Per le persone con disabilità, prevenire i problemi di denti e gengive è ancora più fondamentale. Nel caso della sindrome di Down, alcune caratteristiche aumentano il rischio di sviluppare problemi a denti e gengive.

Perché le persone con sindrome di Down sono più a rischio?

Per quanto riguarda le gengive, le persone con la sindrome di Down presentano alcuni fattori che potrebbero aumentare il rischio di sviluppare dei problemi. La forma dei denti, la respirazione orale e la malocclusione infatti potrebbero essere collegate con la comparsa di problemi gengivali anche in giovane età. Inoltre le persone con sindrome di Down sono più soggette alle infezioni; per questo i batteri dannosi presenti in bocca potrebbero avere un’azione più dannosa sulle gengive.

Le malattie parodontali nelle persone con sindromi di Down

La gengivite e la parodontite possono comportare conseguenze anche gravi a livello della bocca. Oltre a ciò, possono quindi avere un impatto negativo sulla qualità della vita. Queste patologie infatti rappresentano uno dei principali problemi per la salute orale delle persone con questa sindrome. Anche nei soggetti più giovani infatti, i tessuti che sostengono il dente possono andare incontro a una distruzione davvero rapida. Per questi motivi, la prevenzione è un punto fondamentale.

Alcuni consigli pratici per proteggere la salute gengivale nelle persone con sindrome di Down

  • Innanzitutto è importante che le persone con sindrome di down si sottopongano a delle visite periodiche. L’odontoiatra può consigliare la frequenza dei controlli più adatta in base alle necessità.
  • Oltre ai controlli, anche le sedute di igiene orale professionale sono alla base della prevenzione. L’igienista dentale si occupa di rimuovere la placca, il tartaro e i residui che causano infiammazione gengivale.
  • Ma soprattutto, l’igienista dentale istruisce all’igiene orale i pazienti e le persone che si prendono cura di loro. Durante la seduta l’igienista dentale mostra gli strumenti più adatti per rimuovere la placca dentale a casa.
  • Spesso l’igiene orale domiciliare è complicata: sostituire lo spazzolino manuale con uno spazzolino elettrico o sonico può migliorare la pulizia. Per la pulizia interdentale invece gli scovolini e le forcelle possono essere più pratiche del filo interdentale tradizionale.
  • Il professionista potrebbe consigliare alle persone con sindrome di Down l’uso di prodotti antiplacca, per aumentare l’azione contro i batteri, Alcuni esempi sono i collutori con la clorexidina o con altri agenti antibatterici che aiutano a controllare la placca.  Anche gli agenti rivelatori di placca possono davvero essere utili per migliorare l’igiene orale domiciliare, ma anche per rinforzare l’autonomia e l’indipendenza durante la pulizia.

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Dr. Giovanni Manfrini

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